Raccontatrekking 2002

25/28 Luglio 2002: Il CAI di Castrovillari nel Parco Nazionale del Gran Paradiso (Valle D'Aosta) di Maria Pia Martino

Dopo lo Stromboli (2000) e il Gran Sasso (2001), l'Anno Internazionale delle Montagne la sezione del Club Alpino Italiano di Castrovillari l'ha celebrato così, progettando e realizzando un' opportuna tipologia di itinerari che consentisse a chi vive tra gli Appennini di "vedere" le Alpi. Quest'arco, teso tra tante nazioni, ha innumerevoli paesaggi di valli e monti, insediamenti, culture, lingue e tradizioni ma comune è l'appartenenza a uno splendido ambiente con una fauna e una flora unici, patrimonio di tutto il mondo. Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è un'Area naturale Protetta nuovo modo di intendere il rapporto tra uomo e ambiente naturale: viverlo, visitarlo, conoscerlo, significa avvicinarsi alla natura, in una nuova dimensione; le stesse attività umane tradizionali quali l'agricoltura e l'artigianato vengono riscoperte e valorizzate, anche grazie al turismo che affluisce verso il Parco, garantendo lavoro per gli abitanti ed in particolare per i giovani. Cambia, in meglio, l'approccio con il paesaggio e con il territorio: non più saccheggio e devastazione ma utilizzo oculato delle risorse mediante efficienti strumenti di pianificazione, al fine di conseguire un nuovo sviluppo sostenibile e durevole. Originato dalle riserve di caccia della Real Casa d' Italia volute da Vittorio Emanuele II alla metà dell'Ottocento, il Parco del Gran Paradiso, istiuito nel 1922 e divenuto autonomo nel 1947, utilizza ancora oggi gli antichi percorsi di caccia per la sorveglianza dei suoi territori. Esteso su una superficie di 7200 ettari, tocca i 4061 m di altitudine con la sua cima maggiore che gli dà il nome; nacque nell'ambito di un progetto di conservazione della flora e della fauna alpina, intendendo, in particolare, impedire l'estinzione dello stambecco. Così tuttora svela alla nostra curiosità di visitatori una ricchezza floreale e faunistica di incalcolabile valore. Il gruppo CAI ha soggiornato in una ridente conca a 640 metri di altitudine, ad Aymaville nota per lo scenografico Castello Challant; da lì è partita l'escursione che da Valnontey (1666 m) si è portata successivamente al Rifugio V.Sella (2584 m), al Lago del Lausòn (2656 m) e ai Casolari dell' Herbetet (2435 m). Il percorso ha evidenziato compattezza e solidarietà dei partecipanti, ben supportati dall'esperta guida - proveniente dall'Associazione Guide della Natura di Cogne- che non mancave di segnalare la copiosa presenza di anemoni, orchidee, soldanelle, rododendri, stelle alpine, sullo sfondo di fitti boschi di abeti, larici, cembri, tra le vivaci macchie di mirtilli e lamponi e gli aromi di timo, ginepro, achillea, origano. Non è mancata la vista di gioiosi stambecchi, timidi camosci e trotterellanti marmotte.In seguito tramite funivia si è ascesi al Monte Bianco: da la Paud (1370 m) alla punta Helbronner (3462 m) - dove si ammira la Mostra Permanente dei Cristalli e, dalla Terrazza dei Ghiacciai, la spettacolare vista dalla cima del Monte Bianco all' Aiguille Blanche, dal Dente del Gigante alle Grandes Jorasses -, passando per il Pavillon du Mont Fréty (2173 m) - sede del Giardino Botanico Alpino Saussurea - e per il Rifugio Torino (3375 m). Poi a bordo delle telecabine panoramiche, è stato possibile espletare la Traversata dei Ghiacciai fino all' Aiguile du Midi (3842 m), 5 Km sospesi su grandiosi ghiacciai che danno un segno tangibile dell' imponente opera della natura. Quello alpino è solamente uno dei 25 microclimi che ha l'Italia, grazie alla varietà di ambienti e alla conformazione geo-morfologica: le previsioni parlano di un aumento della temperatura terrestre da un grado e mezzo a tre gradi nell'arco del prossimo secolo, con inverni meno freddi al Nord che provocheranno lo scioglimento più vecole del manto nevoso. Il volume dei ghiacciai alpini risulterebbe diminuito dal 1980 del 20% e si registrano già difficoltà per specie di origine boreale quali il gallo cedrone, la pernice bianca, il francolino di monte e al lepre varibile. Ecco allora che nell' Anno delle Montagne si sviluppano strategie che consentano all'ambiente di adattarsi ai mutamenti climatici ormai evidenti: ad esempio sviluppando il sistema delle aree protette; creando una rete di corridoi faunistici per le comunità animali che potranno pertanto spostarsi e procedere agli adattamenti necessari; progettando in una parola, la rinaturalizzazione, sempre continuando la battaglia per imporre drastiche riduzioni all'emissione dei gas serra.Il gruppo CAI ha inoltre gustato la Valle D'Aosta scoprendone pagine di storia e di arte: girando tra Aosta, Courmaier, Saint Vincent, si è constatato come il relativo isolamento della regione ha permesso di conservare miracolosamente integri capolavori dell'architettura imperiale romana, dell'arte romanica, delle fortificazioni signorili.

7 Luglio 2002: Rinnovato successo dell' "Ecobike"

Un folto numero di appassionati di mountain - bike, ha partecipato al "2° Ciclotrekking nel Parco Nazionale del Pollino", organizzato dal Club Alpino Italiano - Sezione di Castrovillari e dal Gruppo Speleo del Pollino di Morano Calabro con il patrocinio dell' Assessorato al Turismo e alla Pianificazione Territoriale della Comunità Montana Italo - Arbëreshë del Pollino di Castrovillari. Il percorso effettuato parte in bici parte a piedi (da cui ciclotrekking), si è sviluppato in territorio del comune di Saracena da Piano Novacco al Laghetto di Tavolara attraverso la Fiumarella di Rossale, ed ha consentito a tanti amanti della bici e della montagna di scoprire un facile ed affascinante itinerario attraverso i boschi, dove praticare una nuova specialità sportiva che con l'ambiente naturale montano si integra totalmente. L'evento ha avuto il supporto da paret degli Agenti a Cavallo del Corpo Forestale dello Stato - Coordinamento Territoriale per l'Ambiente e del personale dell'Afor Calabria, che con la loro professionalità hanno garantito ai partecipanti sicurezza e tranquillità, contribuendo all'ottima riuscita della manifestazione. Il successo dell'iniziativa, manifestato da tutti i cicloamatori al fine della stessa, è stato determinato, secondo gli organizzatori, oltre che dalla novità rappresentata dall'evento, dall'aver fornito agli stessi tutti i servizi necessari (trasporto, assistenza tecnica, medica, colazione a sacco), che hanno reso la partecipazione alla portata di tutti.

19 Maggio 2002: Camminamediterraneo: l'anello azzurro; 5° tappa Domenica 19 Maggio 2002

Il Parco Nazionale del Pollino è stato meta della 5° tappa del "Camminamediterraneo: l'anello azzurro". Un progetto organizzato dal Comitato Italiano per il "2002 - Anno Internazionale delle Montagne", in collaborazione con Overland e la Rivista del Trekking. I mitici camion arancioni di "Overland 6" al fianco dei trekkers che attraverseranno le montagne del mediterraneo ed in compagnia dei soci del Club Alpino Italiano della Sezione di Castrovillari hanno visitato il Parco Nazionale del Pollino per unire popoli e culture del Mediterraneo in un grande, immginario "anello azzurro", che ha per protagonista le montagne. I trekkers di "Camminamediterraneo" e i famosi camion di Overland sono partiti l'8 Maggio alla volta della Sardegna, la prima delle 160 tappe in programma che, complessivamente, copriranno un percorso di oltre 28.000 Km, attraverso tre continenti. Durante il "Camminamediterraneo" vengono percorsi a piedi, seguendo la linea ideale del Mediterraneo, i principali gruppi montuosi che si affacciano sulle sue coste. Lo scopo di questa impresa è innanzitutto culturale: attraversare le regioni montuose del bacino del Mediterraneo per studiare sul campo e in chiave comparativa gli ecosistemi e le civiltà di montagna col fine di documentarne diversità aspetti unitari. Non sono previste soltanto le scalate delle vette più significative, ma soprattutto l'effettuazione di percorsi lungo le storiche vie di transito tra i vari versanti, tracciate e seguite nei secoli da pastori, pellegrini, soldati, commercianti e minoranze etniche e religiose. L'obbiettivo sarà catturare il fascino delle montagne e delle loro popolazioni, depositarie di antiche tradizioni e di immensi patrimoni culturali. "Camminamediterraneo" e Overland, inoltre, porteranno attraverso tutti i paesi toccati dal tour le insegne dell' ONU e della FAO, rappresentate dal Comitato Italiano per l'Anno Internazionale delle Montagne e quelle dell'UNICEF, con lo scopo di raccogliere fondi per sostenere il progetto "Children's Right" per la difesa dei diritti dell'infanzia: un'opportunità per avviare un progetto a favore dei diritti dei bambini delle montagne.